Taggato: Vanda di Marsciano

Locandina Meeting

Le dirette dal Meeting di Rimini

Comincia domani al Meeting di Rimini la mostra dedicata a Il cavallo rosso di Eugenio Corti, ricca di incontri che sarà possibile seguire in diretta o vedere in differita dalla pagina YouTube dell’Associazione Culturale...

Eugenio corti e Vanda di Marsciano

Come è nato “Voglio il tuo amore” dalle lettere tra Vanda Di Masciano ed Eugenio Corti

Vanda Di Marsciano ci racconta come è nato il libro “Voglio il tuo amore”: dal ritrovamento delle lettere alla ricostruzione della corrispondenza, alla digitalizzazione dei documenti e infine all’idea della pubblicazione.

Una corrispondenza che mette a nudo l’anima di due giovani segnati dalla Seconda guerra mondiale, con i chiaroscuri di un legame inizialmente sofferto che diventerà poi inossidabile.

Chiunque abbia vissuto un’esperienza d’amore si ritroverà in queste pagine, pagine che restituiscono intatta la grande capacità narrativa di Eugenio e sorprendono per la vivacità dei racconti di Vanda: una lettura che attrae e coinvolge, con la forza di un grande romanzo famigliare.

Eugenio corti e Vanda di Marsciano

Eugenio Corti: il soldato, l’industriale, lo scrittore

Io mi riconosco e sono affezionata molto al Cavallo rosso. Gli altri libri esprimono, trame, idee, visioni, tra loro diverse, mentre Il Cavallo rosso esprime la sua storia, tramite un impianto autobiografico che però rappresenta la sua esperienza in maniera romanzata attribuendola a personaggi diversi. Infatti Eugenio è sia Ambrogio, che Manno, che Tintori. Ed ognuno di loro è sempre lui che cambia e si trasforma in tre personaggi diversi. Come per quanto riguarda i personaggi femminili come Alma, Colomba e Fanny, rappresentano parti diverse del mio carattere, mischiando e fondendo gli attributi di persone reali nei personaggi. Era il soldato, l’industriale e lo scrittore.

I diari

I diari di Eugenio Corti, dal Don alla ritirata

“Mi sono chiesta se fosse giusto pubblicare questi scritti, visto che lui, finché era vivo, non lo aveva mai fatto. Ma poi ho deciso che sì, in questi diari ci sono anni fondamentali della sua vita e di quella di chi ha vissuto in quel tragico periodo. Da quando era un ragazzo spensierato di vent’anni alla tragica esperienza in Russia. C’è dentro la materia prima di quelli che sarebbero stati i suoi libri più importanti”.