Gli ultimi soldati del re

«Gli ultimi soldati del re»

Per me l’opera letteraria è paragonabile ad un arco che si sostiene su due colonne: la verità e la bellezza. Se una di queste colonne viene meno, l’opera entra in crisi. L’arte è per la vita: non si scrive per il gusto di scrivere o soltanto perché chi legge provi piacere, ma si deve avere come fine ultimo il Bene. Naturalmente anche l’appagamento estetico è fondamentale.

Eugenio Corti

A Magenta una serata e una mostra su Eugenio Corti

Dal 3 all’11 aprile 2024, presso Casa Giacobbe a Magenta, verrà allestita la mostra dal titolo Il cavallo rosso di Eugenio Corti: le prove della storia, il lievito della vita, promossa dal Comune di Magenta, dalla Comunità pastorale “Santa Gianna e Paolo VI” e dal Centro Culturale don Cesare Tragella, con la collaborazione del Centro Studi Politico Sociali J.F. Kennedy, dell’Associazione Diesse Lombardia e dell’Associazione Culturale TU FORTITUDO MEA.

Eugenio Corti

A dieci anni dalla morte di Eugenio Corti, l’attualità culturale e politica de Il Cavallo rosso

La notte di Natale del 1942 Eugenio Corti, Sottotenente di artiglieria (trentacinquesimo corpo d’armata, in ritirata dal fronte del Don), vive il momento più drammatico della sua esistenza: è certo che la fine sia vicina. Allora fa una grande promessa alla Santa Vergine, cui era devotissimo: se mi concedi di tornare a casa, io informerò tutta la mia vita al secondo versetto del Paternoster, diventerò scrittore per il regno, per la gloria di Dio! Da quella notte fino alla morte, avvenuta il 4 febbraio 2014, la scrittura è diventata la sua vocazione e il suo mestiere