Categoria: Articoli su Eugenio Corti

Eugenio Corti

La Russia di Eugenio Corti

E’ significativo che l’ultimo racconto pubblicato dallo scrittore, antico nemico incuriosito dall’enorme portata dell’esperimento rivoluzionario, contenga un tributo così sentito al popolo russo ed è difficile non vedere una correlazione con uno degli ultimi grandi gesti di san Giovanni Paolo II. Nell’estate del 2004, il Papa polacco donò al Patriarca di Mosca l’icona della Madonna di Kazan, restituendo al popolo russo l’icona più venerata; straordinario omaggio alla Russia e alla spiritualità ortodossa da parte di un uomo che apparteneva a un popolo da sempre in lotta con i russi.

Il cavallo rosso

Il male del ’900 in Eugenio Corti & in Vasilij Grossman

I totalitarismi del Novecento sono stati affrontati in modo speculare e profetico da due «romanzi-mondo» come Vita e destino di Vasilij Semënovič Grossman (Berdyčiv, 1905 – Mosca, 1964) e il Cavallo rosso di Eugenio Corti (Besana in Brianza, 1921 – Besana in Brianza, 2014). In questo affascinante studio Stefano Vergano invita a rileggere questi due attualissimi capolavori che offrono risposte diverse al tema del male, ma che sono accumunati da un’inestinguibile sete di verità e dall’attenzione ai personaggi più umili risucchiati nel gorgo della Storia.

Eugenio Corti

Besana, lo studio di Eugenio Corti donato al Comune

Un momento «importante e solenne» l’ha definito il sindaco di Besana in Brianza Emanuele Pozzoli. Ieri sera, mercoledì 18 maggio, il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità il passaggio burocratico propedeutico all’apertura, in villa Filippini, del centro studi dedicato a Eugenio Corti, accettando quanto generosamente donato dalla sua compagna di vita, Vanda di Marsciano: lo studio del grande scrittore, con l’intero patrimonio librario e qualche «chicca». Si va dai libri coperti dai suoi appunti al manoscritto de «Il cavallo rosso», fino alle divise di guerra e ai riconoscimenti meritati, tra i quali un piatto dell’oreficeria «Tiffany». Un valore venale stimato intorno ai 24 mila euro; inestimabile, invece, quello culturale.