Categoria: Il cavallo rosso

Il cavallo rosso - edizione francese

Corti: des soldats italiens vivent l’Apocalypse

Certains parlent d’un Guerre et Paix italien. D’autres comparent le travail de Corti à L’Archipel du Goulag. Oui, il y a du Soljenitsyne dans sa volonté de raconter l’irracontable, d’écrire le mal, et le souffle de Tolstoï dans l’art de mêler ses personnages à la grande histoire. L’enfer blanc de Russie, le Goulag, la bataille du Mont-Cassin et celles d’Afrique, la chute du fascisme… L’histoire italienne existe à travers des destins particuliers, celui d’Ambrogio, de Stefano, Michele, Manno… Et chez chacun de ces garçons, il y a un peu d’Eugenio Corti.

Il cavallo rosso

Il cavallo rosso

E’ la misericordia la vera protagonista di questo appassionato romanzo: è la misericordia di una terra di “parlotti” che accompagna con passione la storia dei propri figli, è la misericordia di famiglie che combattono per essere sempre più, in un mondo diviso, un fulcro di unità, di speranza e di affezione, è la misericordia di una chiesa, anche’essa scossa dalla contraddizione, ma sempre immersa nel dramma umano come segno di una strada insostituibile, e soprattutto è la misericordia di uno scrittore che dalla sua carne ha tratto la costola per realizzare questa sua stupenda creatura e l’ha amata in ogni sua piega.

Eugenio Corti

Quei bambini spagnoli nel gulag sovietico. Rileggendo Eugenio Corti

Tra le pagine meno conosciute della storia del ventesimo secolo, quella della tratta dei bambini spagnoli in Urss, dopo la guerra civile spagnola è forse una delle più significative.
Con la vittoria dei franchisti, molti comunisti ripararono nel 1938 in Urss, convinti di andare a vivere in un nuovo paradiso terrestre. Portarono con loro circa 300 bambini spagnoli, in parte figli di prigionieri franchisti giustiziati, in parte figli di fanatici marxisti che affidarono volentieri la loro prole alle magnifiche sorti e progressive del nuovo regno del proletariato.

Il cavallo rosso - edizione giapponese

Il cavallo rosso nel paese del Sol Levante

In questo memoir, il prof. Peter Milward, docente emerito presso la Sophia University di Tokyo, ricorda l’emozione suscitata dall’incontro con Il Cavallo rosso e l’iter che portò alla sua pubblicazione in giapponese. Peter Milward è il primo ad aver affrontato in modo sistematico la questione della «cattolicità» del canone shakesperiano.

Il cavallo rosso - edizione francese

Cristianizzare il mondo, perché la bomba non scoppi più

Per gentile concessione delle Edizioni Ares pubblichiamo un brano tratto dal romanzo Il cavallo rosso dello scrittore Eugenio Corti (1921-2014) che narra l’angoscia che portò tra i prigionieri di guerra la notizia dello scoppio delle prime bombe atomiche nel 1945. Protagonista della scena è l’ufficiale italiano Michele Tintori, personaggio di fantasia, che si trova prigioniero di guerra in un lager russo a Susdal, cittadina a quasi 200 chilometri ad est di Mosca, che ospitava molti soldati, tra i quali un buon numero di italiani, catturati durante la tragica ritirata dell’inverno 1942-1943. Nel brano viene citato anche il cappellano militare padre Guido Turla (1910-1976).