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Corti candidato al Nobel: oltre 8000 firme

Sono 8122 le firme raccolte per sostenere la candidatura di Eugenio Corti al Nobel per la letteratura.Di queste 3601 sono state raccolte in una settimana al meeting di Rimini, 1167 sono arrivate via posta o fax, 994 per e-mail e 2360 sono state raccolte durante convegni, banchetti e manifestazioni spontanee. Grande la soddisfazione per Francesco Righetti (in foto, primo a sinistra), presidente dell’Associazione Culturale Internazionale Eugenio Corti, Sergio Mandelli (al centro) presidente del Comitato per il Nobel e Sergio Cazzaniga (a destra), a capo dell’Istituto di Studi Economici della Brianza. “Abbiamo ricevuto adesioni da tutta Italia e anche dall’estero – spiegano i promotori – questo dimostra quanto Eugenio Corti sia un grande della letteratura universale e quanto sia amato”.

Eugenio Corti, scrittore da premio Nobel

Non sarà facile suscitare l’attenzione dei soloni dell’Accademia di Svezia, quelli che ogni anno assegnano il Nobel per la letteratura. Basta pensare che l’ultimo italiano premiato è stato beffardamente Dario Fo nel 1997. Eppure Il cavallo rosso, opera monumentale tradotta in otto lingue, ha portato Eugenio Corti ben oltre i confini nazionali consacrandolo tra i grandi scrittori della narrativa europea degli ultimi trent’anni

Eugenio Corti, un convegno per il Nobel

Nella Garzantina della letteratura italiana il suo nome non compare. Eppure Eugenio Corti, scrittore nato a Besana Brianza nel 1921, è l’unico scrittore italiano a cui è dedicato un capitolo ne “Les romanciens et le catholicisme” di Claude Barthe. Accanto a scrittori del calibro di Joris Karl Huysmans, Marcel Proust, Joseph Malegue e Heinrich Böll.

E ancora. Etienne de Montety, direttore del “Figarò Litteraire”, ha definito” Il Cavallo Rosso”, il capolavoro di Corti, uno dei migliori romanzi europei degli ultimi 25 anni, mentre Jorge Ipas, direttore della “Gran Enciclopedia Rialp”, ha affermato: “Ho letto Mann, Hemingway, Camus, Lampedusa, Kafka, Musil e più della metà dei premi Nobel per la letteratura: Corti li supera tutti”.

Un Nobel per la Brianza

Ho iniziato a leggere «Il Cavallo Rosso» pochi giorni prima di incontrare Eugenio Corti. Per intervistarlo («Dopo le nove di sera, perché di giorno lavora», mi dice il presidente del Comitato che ha candidato Eugenio Corti al Nobel, Sergio Mandelli) è stato necessario andare a Besana, nella «sua» Brianza. Mentre sono in macchina, penso alle prime pagine del suo libro più importante e mi viene in mente la prefazione di Vittorino Andreoli a un libro lontano anni luce dal «Cavallo» di Corti, «Dracula» di Bram Stoker. Andreoli scrive che quando il lettore ripone il libro in uno scaffale «gli sembra quasi di separarsi da una cosa in cui egli stesso è entrato e se ne può allontanare solo sapendo che il libro è lì ad aspettare e lo si può rileggere in ogni momento.

Corti, convegno internazionale a Monza

Prosegue la campagna di sostegno alla candidatura di Eugenio Corti al Nobel per la letteratura. Il nostro giornale sostiene l’iniziativa promossa dalla Associazione culturale internazionale Eugenio Corti (Aciec, sul cui sito si trovano le modalità di adesione) e del Comitato sorto all’uopo. Il respiro dell’iniziativa, che già trova consensi fuori della Brianza, ora si allarga decisamente all’Europa. Il 15 novembre in Villa reale la candidatura avrà rilevanza internazionale, grazie ad un convegno promosso dall’assessore provinciale alla cultura Enrico Elli.