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Un Nobel per la Brianza

Ho iniziato a leggere «Il Cavallo Rosso» pochi giorni prima di incontrare Eugenio Corti. Per intervistarlo («Dopo le nove di sera, perché di giorno lavora», mi dice il presidente del Comitato che ha candidato Eugenio Corti al Nobel, Sergio Mandelli) è stato necessario andare a Besana, nella «sua» Brianza. Mentre sono in macchina, penso alle prime pagine del suo libro più importante e mi viene in mente la prefazione di Vittorino Andreoli a un libro lontano anni luce dal «Cavallo» di Corti, «Dracula» di Bram Stoker. Andreoli scrive che quando il lettore ripone il libro in uno scaffale «gli sembra quasi di separarsi da una cosa in cui egli stesso è entrato e se ne può allontanare solo sapendo che il libro è lì ad aspettare e lo si può rileggere in ogni momento.

Un progetto dedicato a Eugenio Corti

Lunedì 8 novembre a Besana Brianza presso l’abitazione dello scrittore Eugenio Corti, è stato presentato il progetto Il Cavallo Rosso, con finalità di promozione e valorizzazione sia della sua produzione letteraria sia dei territori briantei, scenario principale delle sue opere.

Corti, convegno internazionale a Monza

Prosegue la campagna di sostegno alla candidatura di Eugenio Corti al Nobel per la letteratura. Il nostro giornale sostiene l’iniziativa promossa dalla Associazione culturale internazionale Eugenio Corti (Aciec, sul cui sito si trovano le modalità di adesione) e del Comitato sorto all’uopo. Il respiro dell’iniziativa, che già trova consensi fuori della Brianza, ora si allarga decisamente all’Europa. Il 15 novembre in Villa reale la candidatura avrà rilevanza internazionale, grazie ad un convegno promosso dall’assessore provinciale alla cultura Enrico Elli.

Una serata per Eugenio Corti

Il Lions Club CANONICA LAMBRO presenta

Un Premio Nobel per tutta la Brianza: lo scrittore besanese Eugenio Corti candidato Nobel per la Letteratura

Martedì 26 ottobre 2010

Fondazione Don Gnocchi – Rotonda Villa Cagnola, Via d’Adda 2 ‐ Inverigo (CO)

Nobel a Corti, parla don Mario Cazzaniga

Sì, siamo andati a trovare proprio lui, il ”caro don Mario” de Il cavallo rosso. Quel prete che – nel romanzo- redarguisce i monelli che se la stanno prendendo con il deficiente del paese, quello che prega davanti al tabernacolo per i suoi ”figli” sequestrati dai vari fronti di guerra, quello che contribuisce a convertire il Foresto, comunista tutto d’un pezzo. Un sacerdote, il don Mario, che esercita il suo ministero con impegno, nelle corsie d’ospedale a Monza, alla veneranda età di 95 anni.