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Eugenio e Vanda Corti

Quel male che c’è in noi

Il blitz americano. L’eliminazione del nemico. La gioia nelle piazze. Ma che cosa rimane ora della notizia che ha occupato per giorni le prime pagine di tutto il mondo? Lo abbiamo chiesto a Eugenio Corti, il grande scrittore che ha raccontato crimini (e dolore) del Novecento.
E lui ha risposto parlando di giustizia. Del diavolo. E di una speranza che attraversa i secoli

“Il mio Stalin con l’ironia di Shakespeare”

Ci voleva l’impeto di un mattatore generoso fino alla sventatezza come Franco Branciaroli e la devozione di un ammiratore disinteressato come l’attore/regista Andrea Carabelli (l’Ambleto di Giovanni Testori, Nati due volte dal romanzo di Giuseppe Pontiggia) per mettere in scena questo Processo e morte di Stalin di Eugenio Corti. Un testo “maledetto” e dimenticato, rapidamente rimosso dopo la prima romana del 3 aprile 1962, rovinosa nonostante la regia di Diego Fabbri e l’appoggio critico di Mario Apollonio, cattolici militanti e, all’epoca, potenti protagonisti del teatro italiano.

A teatro la tragedia di Eugenio Corti

Il 24 giugno 2011 potrebbe essere ricordato come un evento socialmente significativo e culturalmente rivoluzionario. Franco Branciaroli, accompagnato da un cast di tredici attori, interpreterà l’uomo più tragico di tutta la storia del Novecento, Iosif Vissarionovic Dsugasvili detto Stalin, protagonista della tragedia di Eugenio Corti “Processo e morte di Stalin”.

Eugenio e Vanda Corti

Il disastro dossettiano secondo Eugenio Corti

L’accordo è che si parlerà di politica. Ma di quale politica? “Il punto di partenza – afferma lo scrittore Eugenio Corti senza preamboli – è la situazione generale della cultura, oggi. Tutto ha inizio all’epoca del Rinascimento, quando è avvenuto il passaggio dall’umanesimo teocentrico cristiano all’Umanesimo tout court”. Lo scrittore Eugenio Corti non è nuovo ad analisi del presente che partano da lontano, nel tempo o negli avvenimenti. Il cavallo rosso (Ares, 1983), il suo romanzo capolavoro, è una lunga saga degli uomini e della storia, che sa rendere conto con passione dei decenni che vanno dal 1940 al 1974.

In scena Processo e morte di Stalin

Teatro Manzoni di Monza

VENERDI’ 24, SABATO 25, DOMENICA 26 GIUGNO ore 21.00

FRANCO BRANCIAROLI in

“PROCESSO E MORTE DI STALIN”
Tragedia di Eugenio Corti

Produzione Teatro de gli Incamminati

in collaborazione con la Fondazione Il Cavallo Rosso, la Fondazione Costruiamo il Futuro e il Liceo Don Gnocchi di Carate Brianza