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Eugenio e Vanda Corti

Eugenio Corti, il Coraggio, la Verità, la Bellezza

Corti esprime la Bellezza con uno stile semplice, apparentemente semplice, perché nasce da uno straordinario lavoro di correzioni, di riscritture. Il Cavallo rosso è un romanzo «vero» perché contiene situazioni veramente vissute da Corti o da lui sentite raccontare dai protagonisti; e brulica di personaggi, talvolta con il loro vero nome, che Corti ha conosciuto personalmente o attraverso testimoni diretti. Il romanzo, dunque, è «vero», ma non di una verità meramente trasposta sulla pagina, bensì di una verità interpretata dall’arte del narratore.

Io ritornerò. Lettere dalla Russia 1942-1943

Nel 1941, Eugenio Corti ha vent’anni. E’ iscritto all’università, Facoltà di giurisprudenza, e questa condizione gli darebbe il diritto di posticipare la chiamata alle armi. Ma “non è giusto – scrive – che mentre tutti giovani della mia età, di quasi tutte le nazioni, sono coinvolti in questa grande guerra, io ne rimanga fuori”.

Eugenio Corti, un uomo capace di attraversare il secolo che ha negato Dio armato della sola fede cattolica

Si andava a Besana Brianza da Eugenio Corti perché lui sapeva raccontare proprio come sapeva scrivere. Le storie della ritirata di Russia e le cronache da un mondo cattolico smarrito dietro alle sirene del mondo, i quadri luminosi della cristianità medievale e le oscurità abissali del comunismo prima e dopo Stalin, prima e dopo la caduta del muro di Berlino. Era impossibile stancarsi al cospetto di un uomo capace di attraversare il secolo che ha negato Dio armato della sola fede cattolica.