Le palmarès 2020 des 30 livres du Point
Redécouvrir ce chef-d’œuvre presque quadragénaire, construit d’une main sûre et d’une plume d’artiste, fut l’un des rares bienfaits de ce confinement.
Redécouvrir ce chef-d’œuvre presque quadragénaire, construit d’une main sûre et d’une plume d’artiste, fut l’un des rares bienfaits de ce confinement.
Il brosse un tableau fidèle et exhaustif d’une période chaotique, aussi bien sur le plan historique que psychologique. Son récit court jusqu’en 1974. Il est addictif, prend au coeur et aux tripes. Au fil de 1420 pages, c’est le puissant souffle épique qui porte et transporte, mais aussi le trésors de tendresse et d’amour.
Eugenio Corti è stato uno scrittore impegnato, che ha vissuto la propria vocazione letteraria come l’adempimento di una missione insieme civile e religiosa. Molti altri intellettuali della sua generazione, usciti da una dittatura e dalla prova tremenda della guerra, hanno condiviso con lui la passione militante e la tensione palingenetica. A questo “spirito del secolo” Corti ha aggiunto un afflato paolino, da apostolo delle genti. In tutta la sua opera, con una fermezza e una coerenza “tetragone ai colpi di ventura”, ha voluto rendere testimonianza alla sua fede robustissima, fondata sul duplice pilastro della dottrina cristiana e della devozione popolare.
I più non ritornano è una testimonianza e un memoriale: Corti vuol strappare alla dimenticanza questi brandelli di storie individuali e collettive. Non potendo dar loro sepoltura, egli vuole perpetuare il ricordo dei suoi compagni morti: ci sono in questo libro figure indimenticabili come quella di Zoilo Zorzi, il giovane ufficiale veneto che prende congedo con eleganza dai suoi commilitoni e dalla vita: Corti vuol salvare lui e gli altri da quell’altra forma di morte che è l’indifferenza.
Certains parlent d’un Guerre et Paix italien. D’autres comparent le travail de Corti à L’Archipel du Goulag. Oui, il y a du Soljenitsyne dans sa volonté de raconter l’irracontable, d’écrire le mal, et le souffle de Tolstoï dans l’art de mêler ses personnages à la grande histoire. L’enfer blanc de Russie, le Goulag, la bataille du Mont-Cassin et celles d’Afrique, la chute du fascisme… L’histoire italienne existe à travers des destins particuliers, celui d’Ambrogio, de Stefano, Michele, Manno… Et chez chacun de ces garçons, il y a un peu d’Eugenio Corti.