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Eugenio Corti

Il mondo di Eugenio Corti a Milano: luoghi, persone, discepoli

Vi segnaliamo il secondo incontro promosso dall’Associazione Culturale “La Crocetta” del ciclo “Il mondo di Eugenio Corti a Milano: luoghi, persone, discepoli”.

Lunedì 16 ottobre 2017, ore 18,15 presso Biblioteca Vigentina, corso di Porta Vigentina 15, Milano.

“La figura di padre Gemelli oltre gli incontri con Ambrogio e Michele nel Cavallo rosso”
Edoardo Bressan – Università di Macerata

Eugenio Corti

Eugenio Corti nella storia della letteratura?

Primo degli incontri promossi dall’Associazione Culturale “La Crocetta” del ciclo “Il mondo di Eugenio Corti a Milano: luoghi, persone, discepoli”.

Lunedì 2 ottobre 2017, ore 18,15 presso Biblioteca Vigentina, corso di Porta Vigentina 15, Milano.

“Eugenio Corti nella storia della letteratura?”
Interviene Elena Landoni, Università Cattolica di Milano

Eugenio Corti

Eugenio Corti, lo scrittore che invidiava le farfalle oggi ci insegna il senso della patria

Modernissimo. Anche se fino a 93 anni ha scritto e studiato nella stanza dov’era nato, con la scrivania davanti alla finestra per vedere le Prealpi lombarde. Anche se parlava della patria come dell’«eredità lasciata dai padri». Anche se diceva che una farfalla basterebbe a dimostrare l’esistenza di Dio (maiuscolo). Eugenio Corti, uno dei cinque più grandi scrittori italiani del Novecento – gli altri quattro sceglieteli voi, o forse li avete già sul comodino – è modernissimo. Proprio perché parlava, scriveva e viveva così. E a tre anni dalla morte continua a ricevere lettere come se fosse eterno, nella sua casa gialla di Besana Brianza dove nacque il 21 gennaio 1921, curiosamente e per una forma di contrappasso, il giorno della fondazione del Partito comunista italiano. 

Il cavallo rosso

Il cavallo rosso di Eugenio Corti

Il cavallo rosso è certamente anche il romanzo del trionfo cristiano del bene sul male, ma non qui in terra come ne I promessi sposi, bensì nella luce eterna di Dio, che non conosce tramonto.. Tale sembra lo schema di questo romanzo che può dirsi anche la lettura cristiana in filigrana della storia della Chiesa italiana del post-concilio in un settore paradigmatico e privilegiato com’è la Brianza, la Vandea d’Italia. Romanzo unico nel suo genere.

Eugenio Corti

La lezione di Eugenio Corti

Modernissimo. Anche se fino a 93 anni ha scritto e studiato nella stanza dov’era nato, con la scrivania davanti alla finestra per vedere le Prealpi lombarde. Anche se parlava della patria come dell’«eredità lasciata dai padri». Anche se diceva che una farfalla basterebbe a dimostrare l’esistenza di Dio (maiuscolo). Eugenio Corti, uno dei cinque più grandi scrittori italiani del Novecento – gli altri quattro sceglieteli voi, o forse li avete già sul comodino – è modernissimo. Proprio perché parlava, scriveva e viveva così. E a tre anni dalla morte continua a ricevere lettere come se fosse eterno, nella sua casa gialla di Besana Brianza dove nacque il 21 gennaio 1921, curiosamente e per una forma di contrappasso, il giorno della fondazione del Partito comunista italiano.