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Histoire d'Angelina et autres récits

C’è un Solzhenitsyn in Brianza che ha venduto 400.000 copie

Finora, nella modernità, ho scritto otto libri: sono un uomo della modernità, in particolare del Ventesimo secolo. E’ quello che sento più mio.
E’ vero, siamo nel Ventunesimo, ma ormai ho passato gli ottant’anni, questo non è più il mio tempo. Il Medioevo, tuttavia, è il periodo storico che ami di più. Occupandomi di esso ho cercato di prenderne in esami che potessero interessare la gente di questo nostro secolo. Ho aspettato molto prima di dedicarmi al Medioevo, mi sono molto documentato ho studiato e lavorato.

Il Medioevo e altri racconti

L’amore di Eugenio Corti per il Medioevo 

È bene ripeterlo, Corti, realista, è conscio che mai c’è stato idillio nel mondo, e come non ce n’era nella sua Brianza prima del risorgimento, del socialismo, del fascismo e del conflitto mondiale, ma in ogni caso più grazia, così fu nel Medioevo, seppur con tutti gli eterni drammi umani, mentre è stato il XX secolo dar vita alla morte su una scala d’orrore del tutto sconosciuto in quei secoli a torto considerati oscuri…

La sua sintesi della storia umana, influenzata dal ruolo della rivelazione cristiana, è assai limpida e ha un tragico senso circolare, dalle epoche preistoriche in cui l’uomo lottava per la vita, contro gli animali e gli elementi e infine contro i suoi simili, prendendo gradualmente coscienza del dramma del suo esistere, “il dolore, la malattia e la morte”, alla moderna “generazione degli uomini ridotti allo stato primordiale”.

Eugenio Corti

Eugenio Corti, nemico del conformismo

La vita come milizia. Così appare la vita di Eugenio Corti, il più amato degli scrittori cattolici viventi (sondaggio del 1995) nella sua biografia I giorni di uno scrittore – incontro con Eugenio Corti, scritta da Paola Scaglione per i tipi di Maurizio Minchella di Milano.

Eugenio Corti alla Sorbona di Parigi

Vi segnaliamo con piacere un importante convegno che si terrà alla Sorbona di Parigi il 29 e il 30 gennaio.

Il convegno, interamente dedicato alla figura e all’opera di Eugenio Corti, vedrà la partecipazione di importanti studiosi di livello internazionale.

Eugenio Corti e il suo Medioevo

Con questo nuovo libro Corti si è dedicato al periodo storico da lui più amato, il Medioevo, per esprimere ai suoi lettori la tesi di cui è fermamente convinto: che la civiltà occidentale così come la conosciamo oggi si fonda, senza sconto alcuno, sul Medioevo. Questo periodo storico bollato dai più in maniera pressapochista come «oscurantista» e «barbaro» in realtà, soprattutto a partire dai secoli della Res Publica Christiana (vale a dire il Basso Medioevo) ha visto la massima fioritura culturale conosciuta dall’umanità, paragonabile soltanto — dice Corti — alla Grecia di Pericle. Scrive infatti: «Possiamo definire questo il tempo dell’umanesimo cristiano. Nel grande quadro della storia dell’Occidente esso fu l’unico comparabile… con la meravigliosa primavera ellenica dei secoli VI, V e IV a. C .»