Eugenio Corti è stato uno scrittore impegnato, che ha vissuto la propria vocazione letteraria come l’adempimento di una missione insieme civile e religiosa. Molti altri intellettuali della sua generazione, usciti da una dittatura e dalla prova tremenda della guerra, hanno condiviso con lui la passione militante e la tensione palingenetica. A questo “spirito del secolo” Corti ha aggiunto un afflato paolino, da apostolo delle genti. In tutta la sua opera, con una fermezza e una coerenza “tetragone ai colpi di ventura”, ha voluto rendere testimonianza alla sua fede robustissima, fondata sul duplice pilastro della dottrina cristiana e della devozione popolare.
Lo scorso 3 febbraio si è svolta presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano la cerimonia della terza edizione del Premio Internazionale Eugenio Corti: per la sezione riservata alle tesi di laurea sono stati proclamati vincitori ex aequo Dario Romano, autore della tesi «L’Antico e i moderni: tra i libri di Eugenio Corti per il suo Catone», e Claudia Sardo, autrice della tesi «“Rispettare in tutto e per tutto la verità”: il realismo cristiano nel Cavallo rosso di Eugenio Corti». Presentiamo di seguito un estratto del lavoro di Claudia Sardo (il sunto della ricerca di Dario Romano è stato invece pubblicato nel n. 700 di Studi cattolici). Nella foto: Eugenio Corti ritratto da Davide Coltro.
Lunedì 3 febbraio 2020 alle ore 15.00, presso la Veneranda Biblioteca Ambrosiana (Piazza Pio XI, 2, 20123 Milano), in occasione della cerimonia di consegna del Premio internazionale Eugenio Corti 2020 avrà luogo un importante...