«La vita di Eugenio Corti per verità e bellezza»
Il suo compito è dunque quello di consegnare al lettore non una pagina qualsiasi ma un’opera d’arte. Egli non copia la realtà, non la fotografa, ma la rende vera perché, attraverso le sue parole, suscita un’idea, un’emozione, un piacere, invitando a cogliere il legame profondo con il suo creatore. Egli ricrea il vero perché lo imita, esprimendo l’anima delle cose e delle persone descritte o presentate; pertanto, i suoni, i colori, le forme generate nella mente del lettore ridanno vita a ciò che viene rappresentato. Eugenio ricostruisce il rapporto tra la materia e la forma, ossia tra il sensibile e l’intellegibile. E’ una verità che porta alla bellezza e, a sua volta, è una bellezza che rimanda alla verità. Possiamo così riassumerla nel grande assunto aristotelico-tomistico: nel particolare si trova l’universale.